S-regole per il vagabondaggio grafico o scarabocchio degli adulti: cominciare come i bambini!
MA…. Perché scarabocchiare?
Credo che tutti dovrebbero scarabocchiare, tutti dovrebbero esplorare, esprimere o spiegare idee attraverso la forma di comunicazione visiva che è il produrre un segno grafico su un foglio o altra superficie. Lo scarabocchio rappresenta una visualizzazione dei pensieri che sono unici per ognuno di noi perché sono legati alle esperienze personali. Noi siamo nello scarabocchio con tutto il nostro essere!
Quindi ecco alcuni dei buoni motivi per cui tu dovresti scarabocchiare, tutti i giorno…o quasi.
Lo scarabocchio è un potente strumento per migliorare il pensiero visivo, è una forma di comunicazione di un’idea personale, non è incentrato sui risultati poiché non è prevedibile, ecco perché è completamente privo di stress, può essere come una pratica di meditazione perché rilassa la mente e questo è scientificamente provato, aumenta la creatività e la spontaneità perché lasci semplicemente la tua mente vagare senza limiti, ti fa immaginare la stessa cosa ma in modi diversi, ti fa esprimere visivamente i tuoi pensieri, emozioni, paure o aspirazioni, non richiede abilità di disegno.
Munari e Gianfranco Zavalloni ci ricordano di cominciare da subito a “Giocare con l’arte”, che occorre cominciare da bambini. Zavalloni dice infatti nel suo magnifico manifesto dei Diritti Naturali che ogni bambini ha il “diritto al buon inizio”. Ma allora gli adulti? Se non abbiamo avuto la possibilità di cominciare da bambini possiamo donarci la possibilità di farlo ora e cominciare come i bambini! A partire dallo scarabocchio!
COME PARTIRE?
PREMESSA: Quando parlo di scarabocchio qui intendo il tracciare segni sul foglio, non faccio riferimento al disegno o allo scarabocchio inteso come riproduzione di elementi (occhi, stelle, cuori…etc) che si fanno su carta durante riunioni o telefonate, ma piuttosto alla realizzazione di “grovigli” nei quali ognuno potrà cercare – e trovare – il sè creativo.
Anche se scarabocchiare è un modo libero per lasciare un segno, una traccia, potresti comunque avere una sorta di s-regole da seguire: suggerimenti che ti aiutano a fare le cose un passo per volta, che ti aiutano a scioglierti, ad allontanarti un pò da quanto appreso in precedenza . Quindi non considerarle come limiti invalicabili ma come un suggerimento da chi, prima di te, ha appreso ad essere creativa partendo proprio da questa pratica quotidiana, semplicemente con il desiderio di lasciare “una traccia di se’” su un supporto.
Pertanto, ecco le mie linee guida per scarabocchiare.
S-Regola n. 1. Prendi il pennarello e inizia a scarabocchiare. Ti consiglio di cominciare con un pennarello spesso perché più spesso sarà il tratto, meno dettagli visivi dovrai aggiungere. Se utilizzi una penna o una matita sottile, ti accorgerai che i tuoi disegni sembrano in qualche modo “vuoti” e ti concentrerai troppo sull’aggiunta di dettagli visivi.
S-Regola n. 2 Non cancellare nulla, mantieni il flusso.
Usa inizialmente una penna a inchiostro gel o un pennarello, e ignora completamente l’uso di matita e gomma.
Perché? Perché “cancellare” significa “correggere eventuali errori”, e cioè quelli che tu consideri tali nella tua mente perché temi di non essere all’altezza o confronti ciò che stai facendo con il lavoro di altre persone. La tua mente deve essere libera da qualsiasi influenza e quindi anche dalla paura di sbagliare. E pertanto concediti la possibilità di “errare” e cioè vagabondare con il tratto ma anche di sbagliare!
S-Regola n. 3 . Non pensarci! Non pensare a cosa stai facendo o cosa farai dopo. Scarabocchiare non si tratta di andare alla ricerca del “bello”, perché non devi fare confronti con nient’altro! Lascia che i tuoi gesti vengano come vengono e va avanti! Non è una partita dove devi prevedere delle mosse; agisci spontaneamente, di getto, di pancia. Se la mente cerca di indurti a fare uno sforzo, a guardare indietro o ad anticipare il prossimo disegno, a confrontare, analizzare o correggere guarda la tua mano: non lasciarti ingannare dalla mente.
Un giorno ho chiesto a mio figlio di due anni mentre colorava
“Andrea, ma tu sei felice?”
“SI!”
“Perchè’?” Gli ho domandato. E lui ha risposto mettendosi le mani davanti al viso “…. per … le mani”
Lascia quindi andare la mente e pensa con le mani: lasciati ispirare nel momento presente. Ti ritroverai a compiere azioni senza sforzo e ti rilasserai.
S-Regola 4. Dopo aver provato con il pennarello spesso prova con tanto altro: un pennarello più sottile del precedente, una penna biro, due penne insieme, un carboncino….
S-Regola n.6 Non preoccuparti di usare i colori. Il nero su carta bianca o neutra ed il bianco su carta nera o neutra vanno benissimo!
S-Regola 5 . Ogni volta che ti senti “vuoto” inizia a scarabocchiare emozioni. Scarabocchia dopo aver meditato, quando sei in pausa. Quando stai facendo altro (guardare un programma televisivo). Scarabocchia quando hai fatto un brutto sogno, quando sei arrabbiato o sei felice. Affida le emozioni allo scarabocchio. Così i tuoi scarabocchi diventeranno più consapevoli.
S-Regola 7. Guarda per un po’ di tempo il tuo scarabocchio… dove ti porta? Cosa si nasconde in esso? Cosa svela di te? A quale ricordo è collegato? Quale emozione traspare? Ricorda che non ci sono errori e correzioni. Solo pensieri sulla carta. Se vuoi puoi scrivere quelle emozioni intorno, sotto o sopra lo scarabocchio.
S-Regola 8 – Scarabocchiare è una pratica imprevedibile. Non giudicare questa attività e ciò che fai. Non essere troppo severa con te stessa/o. Fai più tentativi, guarda come ti senti, come ti rilassa, diventa più spontaneo, scarabocchiando in maniera costante e astenendoti dal giudizio. Scarabocchiare non è perdita di tempo: stai mettendo in moto le mani che sono il crocevia tra cuore e mente: nelle tue mani c’è la tua vita.
Lo scarabocchio è un vagabondaggio artistico. Il Vagabondare sposta l’orizzonte. Quindi regalati la possibilità di diventare spostatrice o spostatore di orizzonti.
S-Regola 9 – Non fermarti, continua a farlo giorno dopo giorno. Trasforma ciò che ti sembra …in qualcosa di altro: dagli un nome, aggiungi una frase, dagli uno sguardo: lo scarabocchio ti parlerà! Scarabocchia quindi su supporti diversi: usa un libro da macero, acquista un quaderno con fogli bianchi, o crealo tu, usa supporti di tipo diverso: carta o cartoncino, anche di recupero. Non fermarti, ma permetti comunque alle mani un po’ di rest. Se un giorno non ti va di scarabocchiare entra nello scarabocchio con lo sguardo.
Regola n. 10– infine dopo che hai percorse tutte le indicazioni che ti ho dato in precedenza segui la tua via. …non tenere più conto di tutte le sregole lette finora. Questa è la vera regola!
Spero che leggendo il mio decalogo tu abbia compreso che non hai davvero bisogno di essere un artista per scarabocchiare! Chiunque può scarabocchiare!
Dedico questo articolo a tutte le mie corsiste (ma anche quei rari corsisti…) che con me si mettono quotidianamente in gioco per gustare la vita attraverso l’arte dello scarabacchio. Grazie per esserci!
Grazie Tina per aver condiviso questo prezioso decalogo e grazie per avermi indicato la strada per esprimere la mia creatività e la voglia di condividerla
Grazie cara Tina. Grata di questa ennesima attenzione nei nostri confronti. Grata per averti incrociata nella mia vita e grata anche al Covid che mi ha obbligato a fermarmi e riprenderepercorsi da tempo in sospeso.
10 s-regole utilissime e chiare da conservare gelosamente e rileggere di tanto in tanto.
Bello:)